La registrazione del nome di dominio è un passo fondamentale da fare per creare la base su cui costruire il proprio progetto web. Ma dopo averlo registrato, bisogna continuare ad averne cura! Infatti, la registrazione è paragonabile ad una sorta di affitto del nome di dominio che periodicamente deve essere rinnovato, per evitare di perderlo con conseguenze estremamente negative per il tuo sito, per il tuo brand e per il tuo business.
Ma partiamo dall’inizio.
Chi sono i soggetti coinvolti?
In generale, sono tre i principali soggetti che vengono coinvolti durante la registrazione di un dominio:
- Registry: è l’ente che si occupa della gestione dei TLD, ossia i domini di primo livello. Si tratta di un’organizzazione solitamente tutelata dallo Stato che agisce come una sorta di “anagrafe” dei domini.
- Registrar: di solito è una società che fa da intermediario tra il Registry e il Registrant, e si occupa della registrazione dei domini per conto degli utenti.
- Registrant: è l’utente privato o azienda che chiede di registrare un dominio e quindi di diventarne titolare e di possederne i diritti di utilizzo.
Quali sono le fasi di vita di un dominio?
L’ICANN, ossia Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, l’organizzazione internazionale che si occupa di assegnare gli indirizzi IP e di gestire il sistema di domini di primo livello, ha individuato le fasi di vita a cui è sottoposto un dominio:
- Available – Disponibile: inizialmente un dominio è libero e disponibile sul mercato, perché non è ancora stato registrato da nessuno. Basterà, quindi, rivolgersi ad un Registrar per registrarlo e diventarne titolare.
- Registered – Registrato: una volta registrato, il dominio può essere utilizzato solo da quello specifico Registrant, è importante però ricordarsi di rinnovarlo ogni anno e non lasciarlo scadere.
- Expired – Scaduto: se il dominio non viene rinnovato entro il termine previsto, scadrà.
- Redemption Fase Period – Periodo di Recupero: è la fase successiva alla scadenza del dominio della durata di 30 giorni, durante la quale il dominio cessa di funzionare così come il sito web collegato. Il Registrar continua a tenere al sicuro il dominio scaduto dando la possibilità al proprietario di poterlo ancora rinnovare.
- Pending Delete – Periodo di Soppressione: è l’ultima fase della durata di 5 giorni che segue il Periodo di Recupero, in cui il dominio non è più funzionante e si prepara a venire soppresso. Una volta terminato questo periodo, il dominio viene liberato e tornerà ad essere disponibile per una nuova registrazione.
Quali sono le conseguenze di un dominio scaduto?
Lasciar scadere un dominio significa non solo non rendere più visibile online il tuo sito web, ma anche perdere anni e anni di lavoro. Prova ad immaginare di perdere tutti quegli utenti che conoscevano il tuo brand e ora non sono più in grado di raggiungerti online, oppure che qualcun altro riesca a registrare il tuo nome di dominio e godere così della reputazione che ti eri creato con il duro lavoro.
In particolare, un dominio scaduto può comportare numerosi rischi:
- Perdita dei dati: recuperabili solo se si possiede una copia di backup aggiornata;
- Perdita di traffico: che può diventare un punto a favore del nuovo intestatario del dominio;
- Perdita di reputazione: i clienti potrebbero continuare ad acquistare su quel dominio, quando invece è stato registrato da qualcun altro;
- Perdita economica: se non sei più raggiungibile, non riuscirai più a vendere i tuoi prodotti e dovrà trascorrere parecchio tempo prima di poter ricostruire una forte presenza online;
- Perdita del posizionamento: infatti i link del tuo sito che erano ben posizionati sui motori di ricerca spariranno nel momento in cui il dominio scade, insieme anche ai backlink e al lavoro SEO e di link building che era stato fatto.
A questo punto, è estremamente chiaro quanto sia importante non lasciar scadere il proprio dominio.
Cosa fare quando il dominio è scaduto?
Per recuperare il dominio scaduto occorre agire in fretta prima che ritorni disponibile sul mercato ed è meglio verificare con il proprio Registrar quali sono le scadenze da rispettare.
In generale, ICANN ha identificato 2 casi principali in cui un utente può trovarsi nel caso della scadenza del dominio.
Nel primo caso, alcuni Registrar offrono il servizio di Auto Renew Grace Period, ossia l’auto-rinnovo del dominio entro un determinato periodo di tempo che può estendersi fino a 45 giorni dal momento della scadenza. Se non viene rinnovato, allora il Registar potrà decidere di cancellarlo, di metterlo all’asta o di conservarne i diritti di utilizzo.
Nel secondo caso, dopo la scadenza il Registrar può cancellare direttamente il dominio, a questo punto ci saranno 30 giorni di tempo per contattare l’ente e recuperarlo. Questo lasso di tempo è denominato Redemption Grace Period, ossia il periodo entro il quale è possibile richiedere il riscatto del proprio dominio e il Registrar è tenuto a ripristinarlo (potrebbe essere richiesto il pagamento di una somma di denaro). Se il dominio non viene riscattato, allora entrerà nella fase di Pending Delete che, come è stato detto in precedenza, precede la soppressione e quindi la liberazione del dominio.
Un esempio: recupero del domino scaduto .it
Il dominio .it è l’estensione tipica del mercato italiano la cui assegnazione è gestita dal CNR. Nel caso in cui il dominio scada entro la data prevista dal contratto, sarà possibile recuperarlo entro il periodo di Redemption, dopodiché inizieranno i cinque giorni di Pending Delete. Solitamente i domini nello stato di Pending Delete vengono inseriti nelle liste dei domini in cancellazione pubblicate online e il giorno successivo alle ore 9.00 e alle 16.00 italiane vengono cancellati e ritornano ad essere registrabili da qualsiasi utente.
Come abbiamo sottolineato è fondamentale non lasciar scadere il proprio dominio ma intervenire per rinnovarlo prima della fatidica data. Se desideri maggiori informazioni o ulteriori consigli su come effettuare il recupero del dominio scaduto, contatta gli esperti di Rack One: siamo a tua completa disposizione!