Proxmox Backup Server 4.0: la nuova major release basata su Debian 13 “Trixie”

proxmox backup server 4.0
Proxmox Backup Server 4.0: la nuova major release basata su Debian 13 “Trixie”

6 agosto 2025

Proxmox Backup Server si rinnova con la versione 4.0, un aggiornamento che consolida le fondamenta del sistema, introduce funzionalità di storage avanzate e semplifica l’automazione dei processi di backup. Che gestiate infrastrutture Proxmox VE in azienda o soluzioni di disaster recovery per i vostri clienti, questa release è pensata per offrirvi la massima flessibilità e affidabilità.


Un cuore Debian 13 “Trixie” per prestazioni e sicurezza

Alla base di Proxmox Backup Server 4.0 troviamo Debian 13 “Trixie”, la release più recente della distribuzione più amata dagli amministratori Linux. Questa scelta non è solo una questione di “versione”: significa poter contare su:

  • Kernel Linux 6.14, che migliora il riconoscimento di hardware di ultima generazione e ottimizza le performance I/O, fondamentale in ambienti virtualizzati ad alto carico.
  • ZFS 2.3.3, con tutte le sue funzionalità evolute come checksum end-to-end, snapshot coerenti e supporto nativo alla compressione Zstandard, per garantire integrità dei dati e risparmio di spazio.
  • Pacchetti aggiornati e patch di sicurezza tempestive, per proteggere server e dati da vulnerabilità note.

Per i sistemisti e i consulenti IT, questo si traduce in un ambiente di backup che sfrutta appieno le tecnologie open-source più recenti, riducendo i rischi di incompatibilità o rallentamenti durante il salvataggio di milioni di piccoli file o di macchine virtuali di grandi dimensioni.


Supporto S3-compatible object storage: la scalabilità incontra l’efficienza

Con l’introduzione del supporto nativo a storage ad oggetti S3-compatible, Proxmox Backup Server 4.0 apre nuovi scenari: potete destinare i vostri backup non solo a dischi locali o SAN, ma anche a servizi cloud pubblici o privati che espongono l’API S3. Il vantaggio?

  • Costi ottimizzati: sfruttate la scalabilità a consumo del cloud, pagando solo per lo spazio effettivamente utilizzato.
  • Performance accelerate: grazie a una cache locale intelligente, il server minimizza le chiamate API e mantiene in memoria i metadati e i chunk di backup più richiesti.
  • Resilienza garantita: anche se il vostro server PBS va offline, i dati sul bucket restano intatti e possono essere riutilizzati da un’istanza diversa, per strategie di disaster recovery multi-sito.

Per i CISO e gli specialisti di cybersecurity, si apre la possibilità di un’architettura ibrida, dove i dati sensibili risiedono on-premise e quelli meno critici vengono spostati in cloud, mantenendo sempre il pieno controllo tramite crittografia autenticata e politiche di retention configurabili.


Live RAIDZ expansion: espandi senza fermarti

Il modulo ZFS integrato nella release 4.0 permette di aggiungere nuovi dischi a un pool RAIDZ esistente “a caldo”, senza interrompere i job di backup né mettere offline il server. Questo significa:

  • Scalabilità on-demand: siete liberi di crescere in base alle esigenze, senza dover prevedere in anticipo un grande spazio di archiviazione.
  • Continuità operativa: i vostri servizi rimangono sempre attivi, anche durante le operazioni di espansione fisica del pool.
  • Riduzione dei costi: niente più sprechi di risorse, pagate solo l’hardware realmente installato e utilizzato.

Per chi gestisce hosting provider o ambienti enterprise, l’espansione “live” di RAIDZ semplifica la pianificazione del capacity planning e riduce drasticamente il rischio di downtime non programmati.


Automazione al massimo con i sync “run-on-mount”

Una delle novità più comode per chi lavora con backup off-site o utilizza datastore rimovibili è il nuovo flag run-on-mount: basta attivarlo in un job di sincronizzazione e, ad ogni montaggio del dispositivo (es. un NAS esterno, una libreria LTO o un bucket S3 montato come filesystem), Proxmox Backup Server avvia automaticamente la copia dei dati.

In questo modo:

  • I backup sono sempre aggiornati senza bisogno di interventi manuali.
  • Le procedure di disaster recovery diventano più sicure, perché non si dimentica mai di sincronizzare l’ultima versione dei dati.
  • Si riduce il carico operativo del team IT, che può concentrarsi su compiti a più alto valore aggiunto.

Integrazione senza sforzo con Proxmox VE

Chi già utilizza Proxmox Virtual Environment troverà immediatamente familiare il workflow: aggiungere Proxmox Backup Server come destinazione di backup è questione di pochi clic:

  1. Dal menu di Proxmox VE, scegli Datacenter → Storage → Aggiungi.
  2. Seleziona “Proxmox Backup Server” e inserisci URL, Porta e Credenziali.
  3. Ora le VM e i container verranno automaticamente inviati al tuo PBS 4.0, conservando le stesse policy di retention e compressione.

Questa integrazione permette di gestire compute e backup dalla stessa console, semplificando i processi di audit e monitoraggio per sistemisti e responsabili di infrastruttura.


Installazione e migrazione semplificate

Proxmox Backup Server 4.0 è disponibile in tre modalità:

  • ISO all-in-one: installazione bare-metal guidata, ideale per partizioni dedicate o macchine fisiche.
  • Upgrade diretto: dalla versione 3.x alla 4.x, senza interruzioni di servizio grazie al repository ufficiale Enterprise o Community.
  • Installazione sopra Debian: per chi preferisce un’integrazione personalizzata in ambienti Linux esistenti.

Subscription enterprise per produzioni critiche

Per chi opera in ambiti regolamentati o ha bisogno di SLA stringenti, Proxmox Server Solutions GmbH propone subscription di supporto che includono:

  • Accesso al repository Enterprise, con pacchetti testati e aggiornamenti garantiti.
  • Supporto tecnico diretto via interfaccia web e ticketing.
  • Consulenza dedicata per l’ottimizzazione di backup policy e disaster recovery.
  • Prezzi a partire da € 540 / server / anno, con storage e client illimitati.

Questa offerta è pensata per garantire continuità operativa e rapidità di intervento, particolarmente rilevanti in contesti finanziari, sanitari o governativi dove il downtime non è un’opzione.


Perché scegliere Rackone come partner Proxmox in Italia

In qualità di partner ufficiale Proxmox, Rackone mette a disposizione:

  • Consulenza specializzata per progettare architetture di backup sicure e scalabili.
  • Supporto alla migrazione da soluzioni legacy verso Proxmox Backup Server 4.0.
  • Formazione certificata per i vostri team di sistemisti e sviluppatori.
  • Servizi gestiti per monitoraggio, patching e ottimizzazione continua.

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