Proxmox ha annunciato il rilascio della tanto attesa versione alpha 0.1 del suo nuovo strumento di gestione centralizzata, Proxmox Datacenter Manager (PDM). Questa nuova soluzione rappresenta un significativo passo avanti nella gestione di infrastrutture virtualizzate distribuite, offrendo agli amministratori di sistema un modo più efficiente per gestire molteplici nodi e cluster Proxmox.
Il PDM nasce dalla necessità sempre più pressante di avere una visione d’insieme unificata di tutte le risorse virtualizzate, permettendo operazioni di gestione base come la migrazione di macchine virtuali tra diversi datacenter senza richiedere una rete cluster dedicata. Questa caratteristica lo rende particolarmente attraente per organizzazioni con infrastrutture geograficamente distribuite.
Funzionalità Principali
Il PDM introduce diverse funzionalità innovative per la gestione dei datacenter:
La piattaforma permette di connettere e visualizzare un numero illimitato di nodi o cluster indipendenti, definiti come “Datacenter”. Gli amministratori possono monitorare l’utilizzo delle risorse di base di tutti i nodi e dei loro guest virtuali attraverso un’interfaccia unificata.
Un aspetto particolarmente interessante è il sistema di cache integrato, che memorizza l’elenco delle risorse (principalmente guest virtuali e storage) e le relative metriche di utilizzo. Questo permette di mantenere una visione d’insieme anche quando alcuni nodi sono offline o non raggiungibili, visualizzando il loro ultimo stato noto.
Il sistema supporta operazioni di gestione di base come spegnimento, riavvio e avvio delle risorse virtualizzate. Per operazioni più complesse, PDM offre un collegamento diretto all’interfaccia web completa di Proxmox VE/Proxmox Backup Server.
Una delle caratteristiche più rilevanti è la possibilità di effettuare migrazioni remote di macchine virtuali tra diversi datacenter, semplificando notevolmente la gestione di infrastrutture distribuite.
Dal punto di vista della sicurezza, PDM integra fin da subito il supporto per l’autenticazione multi-fattore e per il sistema ACME/Let’s Encrypt per la gestione dei certificati SSL.
Funzionalità Attuali
La versione alpha offre già diverse funzionalità fondamentali:
- Connessione e visualizzazione di nodi o cluster indipendenti illimitati
- Monitoraggio dell’utilizzo delle risorse di base di tutti i nodi e guest
- Sistema di cache per le metriche di utilizzo
- Operazioni di gestione base (shutdown, riavvio, avvio)
- Collegamenti diretti alle interfacce web complete dei vari componenti
- Migrazione remota di macchine virtuali tra datacenter
- Supporto per autenticazione multi-fattore e ACME/Let’s Encrypt
Roadmap
- Migliorare la panoramica dello stato di salute (subscription, valid APT repositories, pending updates, backups done …) di tutti i nodi le risorse.
- Migliorare l’organizzazione delle risorse, incluse più istanze di remotes, ad esempio tramite (hierarchical) groups o resource pools.
- La ricerca di uno specifico set di virtual machines, nodes, … è fondamentale in installazioni di grandi dimensioni, e questa sarà un’area di lavoro importante per la versione finale 1.0.
- Semplificare l’aggiunta dei remotes implementando un remote-join information endpoint, da cui copiare le informazioni chiave per fornire al PDM tutti i dati iniziali necessari a connettersi a un remote mantenendo elevate garanzie di affidabilità e sicurezza.
In linea di principio, simile a come la “Join Information” API e UI hanno semplificato il processo per i cluster di Proxmox VE, ma indipendente da ciò, poiché PDM non interagisce con la comunicazione di cluster e funziona anche su single nodes.
Management di alcune configurazioni principali
- Node updates.
- Backup jobs e il loro stato.
- Firewall (potenzialmente previsto solo in un secondo momento con l’integrazione SDN).
- Gestione di base delle virtual guest resources e delle impostazioni più importanti.
- Proxmox Datacenter Manager fornisce un link alla risorsa di destinazione, consentendo di aprire rapidamente l’interfaccia utente completa per qualsiasi configurazione complessa.
Integrazione SDN di primo livello
- Configurazione di EVPN tra diversi cluster (probabilmente la feature più importante nel lungo termine).
- stretching EVPN VNets across clusters
- support for multiple VRFs across clusters
- automatic configuration of RT Import / Export
- Off-site replication copies di guest per il ripristino manuale in caso di guasto nel DC (non HA!).
Architettura e alta disponibilità
- Valutare se un’architettura di tipo active-standby per Proxmox Datacenter Manager abbia senso, per disporre di un metodo nativo che eviti un single point of failure.
L’utente può semplicemente utilizzare due istanze di Proxmox Datacenter Manager per ora: la raccolta delle metriche è raddoppiata, ma oltre a ciò l’overhead è ridotto.
Ulteriori integrazioni e funzionalità
- Integrazione di altri progetti come Proxmox Backup Server e Proxmox Mail Gateway.
- Caching/Tracking delle remote tasks.
- Azioni massive come start/stop/(remote-)migrations di virtual guests.
- Sintassi di ricerca/filter più complessa.
- Migliorare lo schema/handling delle ACL.
- Migliorare e perfezionare i messaggi di errore e il relativo handling.
Miglioramenti sull’interfaccia (UI)
- Mostrare più informazioni e rendere configurabili aspetti come gli RRD time frames.
- Mostrare/consentire più opzioni per le migrations.
- Console per le remote resources (nodes/guests).
- Gestione della MFA per la connessione iniziale “Probe Remote”.
- Valutare una Pool-View in cui i resource pools gerarchici provenienti da tutti i remotes siano unificati.
- Valutare una modalità di limited views assegnabile a determinati utenti, ad esempio mostrando solo i dettagli dei virtual guests ma non i loro nodes.
- Implementare diverse views per i remotes, come pool o tag.
- Aggiungere un testo “Quick Add” copiabile/incollabile (come PVE cluster-join).
Dettagli Tecnici del Rilascio
La versione alpha 0.1, rilasciata il 19 dicembre 2024, si basa su Debian Bookworm (12.8) e include le seguenti specifiche tecniche:
Il sistema utilizza il kernel 6.8.12-5 come versione stabile predefinita, con la possibilità di optare per il più recente kernel 6.11. Per quanto riguarda il filesystem, implementa ZFS versione 2.2.6, che include patch di compatibilità specifiche per il kernel 6.11.
Stato Attuale e Avvertenze
Essendo una versione alpha, gli sviluppatori sottolineano che potrebbero essere presenti numerosi problemi e che molte funzionalità potrebbero subire modifiche significative nelle prossime release. Gli amministratori di sistema interessati a testare PDM dovrebbero tenere presente la natura sperimentale di questa versione e utilizzarla con le dovute precauzioni in ambienti non produttivi.
Questa release rappresenta il primo passo di un ambizioso progetto che mira a semplificare significativamente la gestione di infrastrutture Proxmox complesse e geograficamente distribuite, promettendo di diventare uno strumento essenziale per gli amministratori di sistema che gestiscono deployment Proxmox su larga scala.
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Proxmox Datacenter Manager segna una svolta decisiva nella gestione delle infrastrutture virtuali moderne. Sebbene sia ancora in versione Alpha, questo strumento risponde a una necessità cruciale degli amministratori di sistema: il controllo centralizzato di ambienti cloud distribuiti. La piattaforma unisce il monitoraggio avanzato delle risorse, una gestione granulare degli accessi e strumenti di ottimizzazione delle performance in un’unica interfaccia intuitiva, permettendo di orchestrare datacenter complessi con un livello di efficienza precedentemente irraggiungibile. La possibilità di eseguire migrazioni tra cluster diversi senza necessità di reti dedicate apre nuovi scenari nella gestione delle infrastrutture virtuali geograficamente distribuite.
La piattaforma continua a evolversi, introducendo nuove funzionalità e miglioramenti che la rendono sempre più potente e versatile. Se stai cercando di semplificare la gestione della tua infrastruttura cloud mantenendo il massimo controllo e sicurezza, Proxmox Datacenter Manager è la scelta ideale.
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