Usi criminali di ChatGPT: Europol mette in guardia forze dell’ordine e comuni cittadini

L'Europol ha recentemente pubblicato un rapporto riguardante il potenziale abuso di ChatGPT, un avanzato strumento di intelligenza artificiale, da parte di criminali informatici. Nel documento si evidenzia come organizzazioni criminali stiano sfruttando le chatbot per condurre attacchi di social engineering, frodi, campagne di disinformazione e altre attività illecite. Scopriamo insieme quali sono i principali rischi legati all'abuso di ChatGPT e le raccomandazioni di Europol per contrastarli.
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Usi criminali di ChatGPT: Europol mette in guardia forze dell’ordine e comuni cittadini

Introduzione

L’Europol ha recentemente pubblicato un rapporto intitolato “ChatGPT: The impact of Large Language Models on Law Enforcement”, mettendo in evidenza il potenziale abuso di ChatGPT da parte di criminali informatici. Secondo l’analisi, le organizzazioni criminali utilizzano sempre più chatbot per condurre attacchi di social engineering, frodi, campagne di disinformazione e altre attività informatiche, come lo sviluppo di codici dannosi.

I casi d’uso illegali delle chatbot

Il rapporto di Europol evidenzia una serie di “casi d’uso illegali” legati all’utilizzo di ChatGPT e altri chatbot. L’abilità di questi strumenti nel fornire informazioni e risposte rapide agli utenti può facilitare la ricerca di un potenziale criminale che intende svolgere attività malevole. Le aree di interesse principale per i criminali includono il terrorismo, il cybercrime e l’abuso sessuale di minori.

Uso criminale di ChatGPT per phishing e frodi online

ChatGPT può essere utilizzato per operazioni di phishing, grazie alla sua capacità di redigere testi autentici e privi di errori grammaticali e ortografici. Il contesto dell’email di phishing può essere facilmente adattato a seconda delle esigenze del cybercriminale. Anche le frodi online possono essere facilitate dall’utilizzo di ChatGPT, generando falsi impegni sui social media o promuovendo offerte di investimento fraudolente.

L’uso di ChatGPT per scrivere codici malevoli

Oltre a generare linguaggio simile a quello umano, ChatGPT è in grado di produrre codice in diversi linguaggi di programmazione. Ciò consentirebbe a chi è privo di conoscenze tecniche di sfruttare un vettore di attacco sul sistema della vittima. Ricercatori di Check Point Research hanno dimostrato come ChatGPT possa essere utilizzato per generare malware, sottolineando il potenziale rischio per la sicurezza informatica.

Le raccomandazioni di Europol per mitigare i rischi

Per affrontare i potenziali rischi derivanti dall’uso malevolo di ChatGPT, Europol propone una serie di raccomandazioni rivolte sia alle forze dell’ordine che alla comunità in generale:

  1. Sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale, garantendo che eventuali vulnerabilità vengano individuate ed eliminate il più rapidamente possibile.
  2. Le forze dell’ordine devono comprendere l’impatto che gli strumenti di intelligenza artificiale hanno in tutte le aree di criminalità potenzialmente interessate, per poter indagare, prevedere e prevenire in maniera più efficace diverse azioni criminali.
  3. Sviluppare competenze necessarie per fronteggiare tecnologie come ChatGPT, comprendendo a fondo questi sistemi e implementando nuove competenze e affinando quelle esistenti, in linea con gli obiettivi che si intende raggiungere ed essendo in grado di valutare i contenuti prodotti da modelli generativi di IA in termini di accuratezza e potenziali distorsioni.
  4. Avviare percorsi di formazione adeguati, basati su format specifici all’esigenza, per le forze dell’ordine e gli addetti ai lavori del settore tecnologico.
  5. Il settore tecnologico dovrebbe investire maggiormente in meccanismi di sicurezza che permettano di rispondere adeguatamente alle minacce poste dall’uso criminale di strumenti come ChatGPT.

Conclusioni e sfide future

I casi d’uso descritti da Europol nel rapporto evidenziano il vasto potenziale che strumenti come ChatGPT detengono ad oggi e che potrebbero acquisire in futuro. Sebbene alcuni risultati siano ancora piuttosto elementari, gli analisti ritengono che le future modifiche ai modelli non potranno che apportare migliorie a ciò che già esiste. Questo pone le forze dell’ordine, ma anche i cittadini comuni, di fronte a nuove sfide.

Come affermato all’interno del rapporto: “con il progredire della tecnologia e la disponibilità di nuovi modelli, per le forze dell’ordine diventerà sempre più importante saper anticipare e prevenire gli abusi e garantire che i potenziali vantaggi possano essere sfruttati”.

In conclusione, l’uso criminale di ChatGPT e altri strumenti basati sull’intelligenza artificiale rappresenta una sfida crescente per le forze dell’ordine e la sicurezza informatica in generale. È essenziale che le autorità e il settore tecnologico lavorino insieme per sensibilizzare l’opinione pubblica, sviluppare competenze adeguate e implementare meccanismi di sicurezza robusti al fine di mitigare i rischi associati a questi avanzati strumenti tecnologici.

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