Proxmox Datacenter Manager 1.0: la gestione multi-cluster diventa finalmente centralizzata

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Proxmox Datacenter Manager 1.0: la gestione multi-cluster diventa finalmente centralizzata

Proxmox Datacenter Manager 1.0 è la nuova soluzione open source di Proxmox Server Solutions per la gestione centralizzata di infrastrutture distribuite basate su Proxmox VE e Proxmox Backup Server. Rilasciato il 4 dicembre 2025, offre una dashboard unificata per monitorare cluster multipli, live migration cross-cluster senza downtime, gestione centralizzata degli aggiornamenti e SDN con zone EVPN. Basato su Debian 13.2 Trixie e interamente scritto in Rust, rappresenta un cambio di paradigma per chi gestisce ambienti Proxmox su larga scala.

Chi amministra più cluster Proxmox VE lo sa bene: saltare da un’interfaccia all’altra, tenere traccia di metriche sparse su nodi diversi e coordinare operazioni su infrastrutture distribuite geograficamente è un lavoro che consuma tempo e aumenta il rischio di errori. Con il rilascio della versione stabile 1.0 di Proxmox Datacenter Manager, questo scenario cambia radicalmente.

Il problema che risolve

Fino ad oggi, gestire più cluster Proxmox significava lavorare con interfacce separate, ciascuna con la propria autenticazione, le proprie metriche e i propri cicli di aggiornamento. In contesti enterprise con decine di nodi distribuiti su siti diversi — pensiamo a datacenter primari e siti di disaster recovery, oppure a deployment edge sparsi sul territorio — questa frammentazione si traduce in overhead operativo significativo.

Proxmox Datacenter Manager nasce proprio per eliminare questo collo di bottiglia, offrendo quello che Proxmox definisce un “single pane of glass” per l’intera infrastruttura.

Architettura e stack tecnologico

La scelta tecnica più interessante riguarda lo stack sottostante. L’intero progetto è stato sviluppato da zero in Rust, dal backend API server agli strumenti CLI, fino al frontend web. Quest’ultimo si basa su Yew, un framework Rust per applicazioni web reactive, che sostituisce completamente il vecchio toolkit ExtJS utilizzato in Proxmox VE.

Il sistema gira su Debian 13.2 Trixie con kernel Linux 6.17 e ZFS 2.3.4. Una base solida che garantisce stabilità e performance anche su deployment di grandi dimensioni — i test interni di Proxmox hanno confermato il corretto funzionamento con oltre 5.000 remote e 10.000 guest virtuali.

Dashboard unificata e metriche aggregate

Il cuore di Datacenter Manager è la dashboard centralizzata che aggrega CPU, memoria, storage e stato di salute di tutti i sistemi Proxmox VE e Proxmox Backup Server connessi. Le metriche vengono memorizzate in cache locale, garantendo visibilità anche quando una connessione remota è temporaneamente offline.

Ma la vera potenza sta nella personalizzazione. Gli amministratori possono creare viste filtrate per remote, tipo di risorsa, tag o ruoli operativi. Questo, combinato con il sistema RBAC nativo, permette di assegnare agli utenti l’accesso a visualizzazioni mirate senza esporre le VM o gli host sottostanti — uno scenario particolarmente utile in ambienti multi-tenant o dove team diversi gestiscono porzioni separate dell’infrastruttura.

Cross-cluster live migration: il game changer

Se c’è una funzionalità che può davvero cambiare le carte in tavola per l’adozione enterprise di Proxmox, è la live migration cross-cluster. Fino alla versione 1.0, migrare una VM a caldo era possibile solo all’interno dello stesso cluster. Ora è possibile spostare macchine virtuali in esecuzione tra cluster completamente indipendenti, senza downtime.

Questo apre scenari operativi che prima richiedevano pianificazione complessa: bilanciamento del carico tra datacenter, spostamento di workload durante finestre di manutenzione, o redistribuzione delle risorse in caso di picchi. È una capacità che VMware offre da anni con vMotion e che rappresentava uno dei gap più evidenti nell’offerta Proxmox per ambienti di grandi dimensioni.

Ricerca avanzata e gestione su larga scala

In infrastrutture con centinaia o migliaia di guest virtuali, trovare rapidamente una risorsa specifica può diventare un problema. Datacenter Manager introduce un motore di ricerca ispirato ai linguaggi di query di Elasticsearch e GitHub, che permette di filtrare per tipo di risorsa, stato, cluster di appartenenza o tag personalizzati.

Non è più necessario navigare manualmente la struttura ad albero di ogni singola interfaccia Proxmox VE: una query restituisce risultati aggregati da tutta l’infrastruttura in pochi secondi.

SDN centralizzato e networking coordinato

La gestione del Software-Defined Networking, introdotta in Proxmox VE 8.x, riceve un significativo potenziamento. Con Datacenter Manager è possibile configurare zone EVPN e VNet direttamente dall’interfaccia centralizzata e applicarle a tutti i remote connessi.

Per chi gestisce overlay network su deployment multi-sito, questo significa configurare una volta e distribuire ovunque, eliminando la necessità di replicare manualmente le configurazioni su ogni cluster.

Gestione centralizzata degli aggiornamenti

Il pannello di Update Management aggrega gli aggiornamenti disponibili per tutte le installazioni Proxmox VE e PBS connesse. Gli amministratori possono visualizzare lo stato di ogni nodo e applicare le patch direttamente dall’interfaccia di Datacenter Manager, senza dover accedere singolarmente a ogni sistema.

È inclusa anche una funzionalità di accesso shell unificato ai singoli remote — un dettaglio che semplifica notevolmente il troubleshooting in ambienti distribuiti.

Autenticazione e integrazione enterprise

Sul fronte autenticazione, Datacenter Manager supporta LDAP, Active Directory e OpenID Connect, permettendo l’integrazione con le infrastrutture di identity management già presenti in azienda. L’accesso basato su token consente inoltre permessi granulari per integrazioni con sistemi di terze parti.

Requisiti e compatibilità

Per utilizzare Datacenter Manager sono richiesti Proxmox VE 8.4 o superiore e Proxmox Backup Server 3.4 o superiore. L’installazione può avvenire tramite ISO dedicata su bare-metal, upgrade via APT da versioni precedenti, oppure installazione su un sistema Debian esistente.

Licensing e supporto

Proxmox Datacenter Manager è rilasciato sotto licenza GNU AGPLv3, quindi completamente open source e utilizzabile gratuitamente. Per ambienti di produzione, Proxmox offre piani di subscription che includono accesso alla Enterprise Repository e supporto certificato.

Un aspetto interessante: i clienti che hanno già una subscription Enterprise attiva per i loro remote Proxmox VE o PBS ricevono automaticamente l’accesso agli aggiornamenti e al supporto per Datacenter Manager, senza costi aggiuntivi.

Considerazioni finali

Proxmox Datacenter Manager 1.0 rappresenta un passo significativo verso la maturità enterprise della piattaforma Proxmox. La gestione centralizzata multi-cluster, la live migration cross-cluster e le funzionalità SDN integrate colmano gap importanti rispetto a soluzioni commerciali come VMware vCenter.

Per le organizzazioni che stanno valutando alternative a VMware — specialmente dopo i cambiamenti nelle politiche di licensing di Broadcom — Proxmox con Datacenter Manager diventa un’opzione decisamente più credibile per deployment di grandi dimensioni.

Se la vostra infrastruttura include più cluster Proxmox, o se state pianificando un’espansione multi-sito, vale la pena scaricare la ISO e testare le nuove funzionalità in un ambiente di lab.

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