Perché proteggere i propri dati con Cloud Backup?

Perché proteggere i propri dati con Cloud Backup?

Il nuovo Rapporto per la Sicurezza Informatica Clusit evidenza un preoccupante trend di crescita per il cyber crime e gli attacchi informatici. Scopri perché è di fondamentale importanza per la tua azienda proteggere dati e file sensibili con backup costanti e servizi cloud professionali.

Il prossimo 31 marzo in tutto il mondo sarà celebrato il World Backup Day, la Giornata Mondiale del Backup che anno dopo anno si pone l’obiettivo di diffondere la cultura della sicurezza informatica e di sensibilizzare gli utenti sull’importanza di eseguire il backup dei dati contenuti sui propri dispositivi.

Clusit: crescita di attacchi informatici al +240%

Mettere al sicuro i propri file attraverso backup costanti e regolari e servizi di cloud storage, che si tratti di materiale di natura privata o di dati aziendali considerati sensibili, è oggi come oggi una questione fondamentale per quasi la metà della popolazione mondiale. A sottolinearlo è stata anche l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, il Clusit, che nel suo nuovo rapporto relativo alla sicurezza Ict nel 2017 ha riscontrato una crescita del 240% di attacchi informatici rispetto al 2011, anno in cui fu organizzata la prima edizione del Rapporto. Di questi attacchi, il 21% sul totale è stato definito dall’Associazione “di impatto critico”, ponendo quindi maggiore rilevanza sulla questione, soprattutto se consideriamo il massiccio utilizzo che facciamo di dispositivi mobili e tecnologia digitale per svolgere la maggior parte delle azioni che scandiscono i ritmi della nostra vita quotidiana e professionale.

Nel 2017 ogni 5 minuti un utente italiano ha subito un cyber attacco

Come spiegano gli esperti del Clusit, il 2017 è stato infatti un anno terribilmente significativo per la sicurezza online, attaccata su diversi fronti e sempre più inediti: a cominciare da forme sempre più evolute di malware, fino ad arrivare a questioni più complesse di geopolitica che avrebbero visto addirittura Stati esteri scendere in campo come “attori di minaccia” in quelli che sono stati definiti dei veri e propri attacchi di natura sistemica.

Come riferito da Fastweb, che collabora tradizionalmente con il Clusit fornendo all’Associazione il suo fondamentale bagaglio di informazioni riguardante gli attacchi registrati dal Security Operations Center, ogni 5 minuti un utente italiano sarebbe colpito da un cyber-attacco: si tratta di un trend che solo nel 2016 avrebbe causato la perdita di oltre 10 miliardi di euro, una cifra dieci volte superiore al totale degli investimenti effettuati per la sicurezza informatica, stimati attorno a 1 miliardo di euro.

Come espresso dal Rapporto Clusit presentato lo scorso 13 marzo a Milano, gli obiettivi finali del cybercrime legato ad attacchi informatici è infatti proprio quello di sottrarre informazioni sensibili in cambio di denaro o lo stesso denaro, un fenomeno che a livello globale avrebbe colpito nel 2017 tra truffe, estorsioni e possesso indebito di dati aziendali e informazioni personali più di 1 miliardo di persone. La perdita totale? Più di 180 miliardi di dollari, tutti a carico di privati cittadini.

Il dato più sconcertante riguarda l’utilizzo di malware e ransomware utilizzati come Cavalli di Troia per effettuare queste sottrazioni di informazioni dai dispositivi degli utenti, in aumento del 95% rispetto al 2016 (anno in cui era già stata riscontrata rispetto all’anno prima una crescita del 116%), ma prodotti a costi sempre più bassi. Minima spesa, massima resa, tutto a danno degli utenti, che per questo motivo devono mettere in atto delle vere e proprie misure difensive in protezione dei propri dati e proteggersi al meglio da queste minacce condotte su PC, smarphone e tablet.

Il World Backup Day è in questo senso un’iniziativa interessante per sensibilizzare la popolazione mondiale alla prevenzione da questi software maligni, sempre più diffusi e intelligenti, e all’utilizzo di servizi cloud pensati per eseguire in automatico e con cognizione di causa quelle procedure necessarie per mettere al sicuro i propri dati ed averli a completa disposizione qualora non fosse più possibile accedervi dai propri dispositivi, fissi e mobili.

Cosa succederebbe se la tua azienda subisse un attacco informatico?

Se la tua azienda dovesse subire un attacco informatico o una perdita accidentale dei dati, tre degli effetti più evidenti di questo danno sarebbero innanzitutto un’importante interruzione del normale svolgimento del tuo business, costi elevati e tempi significativamente lunghi per effettuare un ripristino del sistema (quando possibile) e soprattutto saresti responsabile di aver messo a rischio la privacy dei tuoi clienti.

Le aziende dovrebbero preoccuparsi di considerare la questione della sicurezza informatica come prioritaria ed affidarsi maggiormente a professionisti in grado di scongiurare quello che è da definire un vero e proprio rischio aziendale mediante backup e aggiornamenti continui volti a conservare i dati in un luogo sicuro: il Cloud. In questo senso, i Data Center esterni come Rackone sono la soluzione più indicata per aziende e imprese, dal momento che grazie alla presenza di professionisti del settore possono garantire protezione completa dei dati attraverso servizi sempre più evoluti, veloci ed efficienti.

I cloud provider come Rackone garantiscono infatti ripristini semplicissimi e veloci attraverso un pacchetto di servizi scalabile e cucito su misura delle singole esigenze di protezione del cliente, che non esclude la protezione della posta elettronica ed è perfettamente integrabile con le applicazioni e i sistemi operativi più utilizzati.

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